Angelica Fortuzzi

Angelica Fortuzzi

“La forza psichica del colore, che fa emozionare l’anima. La forza fisica primaria, elementare, diventa la via del colore verso l’anima…”
(V. Kandinskij, “Lo spirituale nell’arte”)

Nata a Roma, dove vive e opera.
Ha frequentato il Liceo Artistico ed è architetto e Dottore di ricerca in Progettazione Urbana.
Durante gli studi universitari ha seguito i corsi tenuti da Filiberto Menna e Achille Bonito Oliva. Ricercatrice e docente presso l’Università “Roma Tre”, ha insegnato grafica digitale e
comunicazione del progetto architettonico presso atenei italiani ed esteri.

1982 – Roma, Diploma di Liceo Artistico
1995 – Roma, Diploma di Laurea in Architettura
2003 – Roma, Dottore di Ricerca in Progettazione Urbana
Dal 2014 – Roma, fa parte dello Studio di Pittura Laura Grosso
Dal 2016 – Roma, fa parte del gruppo AA.VV. Picturae
Dal 2017 – Roma, fa parte del gruppo Aloa Architetti Artisti

Esposizioni
2019 – Roma, Collettiva Gruppo Aloa Architetti Artisti, presso la Casa dell’Architettura, “X ed. AloaDay 2019”;
Roma, Open Studio, presso Studio di Pittura Laura Grosso
2018 – Roma, Collettiva Gruppo Aloa Architetti Artisti, presso la Casa dell’Architettura, “IX ed. AloaDay 2018”
2017 – Roma, Collettiva Gruppo Aloa Architetti Artisti, presso la Casa dell’Architettura, “VIII ed. AloaDay 2017”;
Roma, personale, presso Casa Internazionale delle Donne, “Personale a 3”;
Roma, Collettiva Gruppo AA.VV. Picturae, presso Casa Internazionale delle Donne, “Con
Hilma Af Klint”;
Roma, Open Studio, presso Studio di Pittura Laura Grosso
2016 – Roma, Collettiva, presso Studio G. Di Vita;
Roma, Collettiva Gruppo AA.VV. Picturae, presso Spazio Tiburno “Includendo”;
Roma, Open Studio, presso Studio di Pittura Laura Grosso

angelica.fortuzzi8@gmail.com

“Autocoscienza” , nota di presentazione in occasione dell’Open studio 2019

Sono architetto e insegno educazione artistica nella scuola pubblica. Mio padre, architetto e pittore a sua volta, è stato il mio primo maestro, introducendomi al disegno prima ancora che alla scrittura; il liceo Artistico è stato un periodo di fioritura della mia passione e, dopo la laurea, ho continuato a coltivare l’espressione artistica soprattutto nella grafica digitale ad ampio raggio, in ambito accademico. Nel 2014, per una serie di eventi della mia vita, provavo la necessità di dare spazio, e riprendere a coltivare, una passione che sentivo scorrere nel sangue, filo conduttore che ha caratterizzato tutta la mia vita, un’esigenza che non potevo più trascurare. In quel periodo, grazie a Marina Corallo, ho conosciuto lo Studio di Pittura di Laura Grosso e ho subito cominciato a frequentarlo.

Il percorso in questi anni è stato molto proficuo, e di questo sono grata a Laura, perché ha dato modo alla mia espressione artistica di ri-fiorire, di sperimentare territori in cui non mi affacciavo da tempo o che avevo sperimentato poco, o addirittura mai, come la pittura en plein air. Il colore è la mia passione ed è quello su cui mi sono concentrata… svelato nei “mondi”… – come dice Laura – di una mela, un arancio, un paesaggio, un nudo… che si rivelano attraverso l’osservazione, ripetuta e sempre più profonda, quasi un sintonizzarsi con se stessi e l’oggetto… Nel lavoro di questi anni presso lo Studio, ho come identificato delle fasi… agli inizi ho lavorato molto con l’acquerello, e, nel confronto con la copia dal vero e la pittura en plein air, ho concentrato l’attenzione sulla percezione dei colori, in relazione alla quantità di luce e ombra, cercando una sintesi delle forme e dei colori percepiti.

In una seconda fase, sentivo il bisogno di dedicarmi alla pittura ad olio, che conoscevo poco, scoprendo una predilezione per l’uso della carta nera. Il lavoro su carta nera mi portava ad un approccio diverso dall’avere un fondo chiaro…una maggiore concentrazione su luci e colori. Ho anche scoperto di prediligere l’uso dei pennelli piatti, che mi consentono una maggiore sintesi delle forme e dei volumi attraverso i colori.

In questo periodo si sono rivelati i “mondi”… le sfide dei toni di arancio, dei rossi in cui si scoprono le terre e i viola…questo lavoro ha influito molto nei successivi lavori ad acquerello, in cui ho cercato di applicare una tecnica più simile alla pittura ad olio, con un maggiore approfondimento delle forme e delle sfumature dei colori, sui “mondi” che mi si palesavano, appena cominciavo ad osservare con attenzione un fiore o una mela…cercando di catturare il più possibile, quel tono… in quel momento… con quella luce…

Per concludere… grazie Laura per questo percorso che, nonostante le fatiche di alcuni momenti, ha accresciuto notevolmente la mia gioia e mi ha arricchito! Ringrazio anche il gruppo, che ho trovato molto accogliente e stimolante, con cui è stato un piacere condividere le calure dell’en plein air o i rigidi pomeriggi invernali.

A.F.

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