Studio di Pittura di Laura Grosso. Catalogo.

11/05/2016 Off Di admin

Il catalogo dello Studio di Pittura di Laura Grosso. 

“Questo catalogo raccoglie le opere di tre allievi di Laura Grosso, da lei avviati al disegno e alla pittura per assecondare e guidare un’esigenza espressiva che appartiene a ciascuno di noi…”

Giorgio Di Vita

“Bisogna trattare la natura attraverso il cilindro, la sfera, il cono, il tutto messo in prospettiva…

Le linee parallele all’orizzonte esprimono la larghezza, che è un aspetto della natura, o se preferite dello spettacolo che il Pater Omnipotens Aeterne Deus dispiega davanti ai vostri occhi. Le linee perpendicolari all’orizzonte rappresentano la profondità.…

…Bisogna inchinarsi di fronte a quest’opera perfetta. Da essa tutto deriva, per essa noi esistiamo, dimentichiamo il resto.” Paul Cezanne

 

La Pittura nasce come desiderio, nell’essere umano, del rapporto dialettico con la natura, meditato e profondo, non la si può concepire al di fuori di questo rapporto. In Pittura tutta la ricerca muove da un dialogo con le cose: nature morte o paesaggi o corpo umano o persone, tutti sono ‘motivi’ ai quali il pittore cerca di carpire un segreto attraverso ore di solitaria contemplazione.

L’esercizio della Pittura somiglia alla meditazione della ‘Lectio Divina’, lettura della ‘Parola di Dio’, che in questo caso è incarnata nella Natura: si parte dalla percezione di essa, dall’apertura nei confronti di tutti i suoi aspetti, e, attraverso l’osservazione attenta di ogni connessione, si giunge al senso di unità che emana dalla coscienza della propria presenza in essa. Analisi della realtà e introspezione formano progressivamente la ‘coscienza’ del pittore, che gli permette di cogliere la propria percezione e di renderla, attraverso uno stile personale e nuovo, ma elaborato sulla conoscenza delle forme del passato.

Il rapporto tra pittura e percezione implica un processo di selezione e sistematizzazione del dato sensibile che, nell’ambito della tradizione occidentale, è affidato ad alcuni elementi di individuazione: la linea, il piano, il volume, il colore.

La pittura, come ogni linguaggio nell’arte, non va considerata alla stregua di un calco della realtà.

Ogni pittore ha utilizzato a modo suo i materiali precedentemente accumulati, ci sono dei codici iconografici, ed è lavorando sui codici del passato che il pittore ne produce di nuovi. Da che esiste la pittura, gli artisti che vi si sono applicati hanno svolto attraverso di essa un discorso che riguarda non solo le cose riprodotte, ma anche il modo di riprodurle.

Nel momento in cui i pittori si rendono conto di agire su schemi visivi ereditati dalla tradizione, e di operare nel senso di una evoluzione che li renda atti ad esprimere nuovi aspetti della conoscenza, la pittura acquista una duplice funzione: oltre ad essere un linguaggio sviluppa una sua dimensione interna che è la riflessione sulla specificità dei suoi mezzi espressivi.

L.G.

Painting: a ‘Lectio Divina’. The Laura Grosso’s Painting Studio.

“Deal with nature by means of the cylinder, the sphere and the cone, all of them placed in perspective … lines parallel to the horizon give breadth, a section of nature, or if you prefer, of the spectacle spread before our eyes by the ‘Pater Omnipotens Aeterne Deus’. Lines perpendicular to that horizon give depth.

… We must bow before this perfect work. Everything derives from it, for it we exist; forget the rest.” Paul Cezanne

Painting was born from the human desire to find a dialectical relationship with nature. Meditated and deep, painting cannot be conceived outside of this relationship. In painting, all research moves from a dialogue with things: still lifes or landscapes or human body or persons. All of these are ‘reasons’ for which the painter tries to steal a secret by the means of hours of solitary contemplation.

The practice of painting resembles the meditation of the ‘Lectio Divina’, the reading of the ‘Word of God’ which, in this case, is embodied in Nature: starting from the perception of it, opening towards all its aspects, and, through careful observation of each connection. You come to the sense of unity that emanates from the consciousness of its presence in it. The analysis of reality and introspection gradually form the ‘conscience’ of the artists, which allows them to grasp their own perception and render it through a new and personal style but elaborated on the knowledge of the forms of the past.

The relationship between painting and perception implies a process of selection and the systematization of perceptible data that, in the Western tradition, is entrusted to identifying elements: line, plane, volume and color.

Painting, like any artistic language, should not be considered as a copy of reality.

Every painter has used the previously accumulated (historical) material in their own way. There are iconographic codes, and it is by working from those past codes that the artist produces new ones. Ever since painting has existed, the artists who have employed it have carried out a discourse that concerns not only the reproduced things, but also the way to reproduce them.

At a time when painters realize they act on visual schemes that are inherited from tradition, and they work towards an evolution which makes them suitable to express new aspects of knowledge, painting acquires a dual function: in addition to being a language, it develops an inner dimension which is the reflection on the specificity of its own means of expression.

L.G.

Il catalogo è  in vendita la prezzo di 10 € per i visitatori di questo sito.